mercoledì 22 agosto 2007

Men in the Comics

Ho già sottolineato precedentemente come in molti fumetti mostrare un corpo integralmente nudo venga considerato più disdicevole di mostrarne uno straziato con le viscere sparse sul pavimento, e ho anche messo in evidenza come certi tabù sul sesso siano divenuti regole di uno stile grafico che si è imposto anche in fumetti dichiaratamente erotici, come quelli degli anni ’70. Adesso è giunto il momento di mettere ulteriori puntini sulle “i” e svelare le differenze sostanziali che intercorrono tra il modo di rappresentare il corpo maschile e quello di rappresentare il corpo femminile. Laddove nei fumetti di tutte le nazionalità corpi esplosivi di donne giunoniche e prosperose fanno bella mostra di sé e ammiccano sensuali, senza lasciare spazio all’immaginazione, i corpi maschili risultano essere vittime di censure e compromessi artistici. Spesso i personaggi maschili vengono rappresentati buffi e impacciati, così da risultare simpatici e rassicuranti, o duri e possenti, per far si che il lettore maschio si identifichi con essi; in entrambi i casi ciò che viene negato a queste figure è l’aspetto erotico o sensuale, come se questo aspetto dovesse essere esclusivamente una prerogativa femminile. Anche quando viene fasciato in tute aderenti, che ne sottolineano la muscolatura scultorea, il corpo maschile viene raffigurato come strumento di forza e belligeranza, e soprattutto in questo caso non è raro vedere come le curve femminili vengano accentuate, mentre “certe zone” dell’anatomia maschile vengono appiattite o celate da ombre. Quindi mi è venuta l’idea di creare una serie di post nei quali mettere in evidenza quei casi in cui il corpo maschile viene rappresentato con maggiore libertà.







Amazing Spiderman - 158 - del Luglio 1976 - di Len Wein e Ross Andru



Dylan Dog - 9 -"Alfa e Omega" del Giugno 1987- di Tiziano Sclavi e Corrado Roi





La Spada di Cristallo (L'Epee de Crystal) - del giugno/luglio 1994 - di Goupil e Crisse



Flash Gordon (1934/1944) di Alex Raymond


Crying Freeman (29 Marzo 1986-1988) di Kazuo Koike e Ryoichi Ikegami


mercoledì 8 agosto 2007

Nostalgia



Un volto delineato su pagine vuote

ricordo di un treno già passato

in lontananza sparisce una figura

luminosa ma ormai spenta

come il sole si nasconde furbo dietro le curve

e il soffio di un vento caldo

porta leggero il ricordo sbiadito di un morbido bacio


ma questa notte mi libero

un anonimo abbraccio diventa una presa mortale

tocca e sposta il mio baricentro


affamato d’amore mi sento vuoto

sogno ingranaggi arrugginiti che ruggiscono

urlano stridono scintillano

mille piccole lingue di fuoco

che piangono da quando i miei giorni evitano ogni ostacolo.



Andrea Martinez


domenica 5 agosto 2007

Bloody Mallory

Prendete un videogame, un fumetto horror e Buffy l'ammazza vampiri; metteteli in un calderone con della celluloide e otterrete Bloody Mallory, un' avvincente action-movie. Il film parte dalla prima notte di nozze della giovane e innocente Mallory ( Olivia Bonamy ), la quale, scoperto che suo marito altri non è che un demone che vuole sacrificarla, lo uccide per sopravvivere, non prima, però, che questi riesca a maledirla. L'esperienza la segna profondamente, spingendola a divenire un' agguerrita ed implacabile cacciatrice di demoni. Ritroviamo Mallory a capo di un commando anti-demone, affiancata da Vena Cava, una drag queen esperta di esplosivi , e dalla piccola Talking Tina, dotata di facoltà telecinetiche e telepatiche. La loro missione è liberare il Papa, rapito dalle squadre del Maligno. L'esordiente regista Julien Magnat, ci conduce, attraverso uno stuolo di personaggi grotteschi, in una grottesca storia tinta di splatter, di umorismo e con una forte e ironica critica anticlericale; il tutto accompagnato dalla splendida colonna sonora di Kenji Kawai ( Ghost in the Shell, The Ring ). Non un capolavoro, ma la pellicola si difende bene, rivelando intelligenza e spirito.
Trailer 1
Trailer 2