sabato 8 agosto 2009

American McGee's Alice


Alice sogna. Alice ha un mondo delle meraviglie, e vi può tornare quando vuole.
Alice sogna...sogna.
La lampada a olio cade. Svegliati Alice. Le fiamme divampano. Svegliati Alice!
Il fuoco divora la casa. Il fuoco ha ingoiato i genitori. Urla Alice. Corri e urla!
La neve l'accoglie, mentre il fuoco continua a bruciare. Svegliati Alice, sei in salvo.
Svegliati Alice, sei l'unica sopravvissuta; ma saprai perdonartelo?


Nell’attesa dell’arrivo dell’adattamento cinematografico di Alice nel Paese delle Meraviglie, ad opera di Tim Burton, volgo i riflettori sull’ ipotetico seguito realizzato da American McGee. La storia si svolge ad alcuni anni di distanza dall'ultima visita di Alice nel suo paese delle meraviglie. Dopo la morte dei genitori dovuta ad un incendio, Alice entra in uno stato catatonico e, dopo aver tentato il suicidio, viene internata nel Manicomio Rutledge. Dopo anni di convalescenza il Bianconiglio la evoca per chiedere il suo aiuto in una Wonderland drasticamente cambiata, ora sotto il dominio della feroce Regina di Cuori. In questa terra troverà vecchi amici pronti ad aiutarla, come lo Stregatto ed il Bianconiglio, e altri che, dopo la corruzione di Wonderland diventeranno suoi nemici giurati, come il Cappellaio Matto. Un viaggio nella follia, in un mondo inquietante e oscuro che ripropone, più o meno, gli stessi aspetti del racconto di Lewis Carroll (ambientazioni al limite dell'assurdo, giochi di parole, personaggi folli e parecchi non sense), il tutto reso ancora più memorabile dalle musiche di Chris Vrenna, che si sposa perfettamente con le ambientazioni da favola gotica. Conoscere American McGee’s Alice è un’esperienza da non perdere, per vedere quel paese delle meraviglie attraverso gli occhi folli della protagonista, qui in lotta con il proprio inconscio tormentato e con la fine dell’innocenza.