domenica 24 maggio 2009

La cantilena del mio desiderio


Noci, nuclei di un universo sferico;
le sfioro attaccate al loro ramo
e più in alto il suo volto
dalle labbra dischiuse
un sospiro come vento.

Giocarvi con le dita
per poi avvicinarvi le labbra a baciare
la vellutata intimità custodita,
là dove gli arbusti si incrociano.

Natura amata mi accoglie
in boschi di luce dorata,
soffice come la materia dei sogni.
Dolce perdersi così...

Negli occhi velarsi il cielo
di un suono interno
e vicino al ramo di carezze
la pioggia mi bagna
nutrendo la mia pelle.

Fluttua palpabile suono discreto
di un'aria ansante, poi sempre più quieta.
Echi di campane si perdono giù nel villaggio,
ricordano onde di un mare lontano.

Restano le dita del crepuscolo
tra l'erba e i capelli
le labbra umide di silenziose parole.
La mano resta chiusa
ricopre le noci attaccate al loro ramo
e più in alto il suo volto,
adesso vicino nello spazio degli affetti
a sussurrare la cantilena
del mio desiderio.


Francesco Gambino