Se tu dovessi arrivare d'autunno,
caccerei l'estate
come la massaia caccia la mosca,
con un piccolo sorriso e una smorfia di sdegno.
Se potessi rivederti fra un anno,
dei mesi farei tanti gomitoli
che riporrei in cassetti diversi,
per paura che i numeri si rifondano.
Fosse l'attesa soltanto di secoli,
li conterei sulla mano,
sottraendo fin quando le dita mi cadessero
dentro la terra di Van Diemen.
Se fossi certa che oltre questa vita,
la mia e la tua saranno,
la butterei lontana, come una buccia, la mia
e sceglierei l'eternità.
Ma ora, incerta del tempo che intercorre
a separarci,
come un pungolo la sento, un'ape folletto,
di cui non sai quando pungerà.
Emily Dickinson
(1862)
caccerei l'estate
come la massaia caccia la mosca,
con un piccolo sorriso e una smorfia di sdegno.
Se potessi rivederti fra un anno,
dei mesi farei tanti gomitoli
che riporrei in cassetti diversi,
per paura che i numeri si rifondano.
Fosse l'attesa soltanto di secoli,
li conterei sulla mano,
sottraendo fin quando le dita mi cadessero
dentro la terra di Van Diemen.
Se fossi certa che oltre questa vita,
la mia e la tua saranno,
la butterei lontana, come una buccia, la mia
e sceglierei l'eternità.
Ma ora, incerta del tempo che intercorre
a separarci,
come un pungolo la sento, un'ape folletto,
di cui non sai quando pungerà.
Emily Dickinson
(1862)
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