Gengoroh Tagame sbarca in Italia con il volume Racconti estremi edito dalla Black Velvet. Il volume raccoglie otto racconti, nei quali si spinge al limite l'immaginario erotico. Chi conosce già l'arte di Tagame nota l'attenta selezione fatta per le storie che devono presentarlo al pubblico italiano. L'estremismo erotico presentato nelle pagine del volume della Black Velvet è soltanto un accenno contenuto rispetto a quello tipico della produzione di Tagame, che spesso giunge a livelli insopportabili ed estremamente splatter (come rivela lo stesso Tagame nell'intervista che conclude il volume). In queste otto storie ho apprezzato molto i disegni che rispecchiano un concetto di bellezza e virilità quasi del tutto scomparso in occidente, barba, peli, età matura, il tutto raffigurato da una linea pulita che risalta ogni piccolo particolare. Va anche sottolineata l'importanza della trama (termine che farà storcere il naso a qualcuno, ma di brevi racconti erotici stiamo parlando, mica di À la recherche du temps perdu), che non si può banalizzare a un pretesto narrativo per introdurre la scena di sesso, perché qui è un elemento importante che accresce la dimensione erotica del racconto, delineando personaggi e situazioni e creando avventure credibili (a parte qualche eccezione volutamente fantastica). La scelta delle storie riesce a rendere vario il mondo di Tagame (cosa che ad una visione più completa delle sue opere risulta difficile): alcune situazioni sono ironiche, anche sentimentali e dalle atmosfere solari (mi riferisco ai racconti Masochista, Gastrite da stress nervoso, Chigo e Confessione), mentre altre, cupe, violente e crudeli, sono più vicine alle tematiche predominanti nell'immaginario erotico dell'autore giapponese. Coraggiosa e apprezzabile l’idea della Black Velvet di pubblicare un artista amante dell’eccesso che merita di essere maggiormente conosciuto soprattutto presso il pubblico italiano ancora non abbastanza aperto alle mille sfaccettature della cultura orientale.Gengoroh Tagame
Black Velvet
Black Velvet
Nessun commento:
Posta un commento