Il primo anno di sangue
si estendeva al di là dei rovi,
sino ai piedi della collina
e ne risaliva le pendici
nutrendosi di mandragore
colte ai piedi degli impiccati.
Le tue mani mi offrivano
il primo bacio sul disco bianco
e per noi erano l'orzo maturo
e il grano bruciato.
Le terre si confondono
tra gli occhi di conoscenze parallele,
ai nostri nomi intrecciavamo
le voci dei veggenti
e il delirio costante del desiderio.
Un sogno di vociante bellezza
a riedificare ponti di realtà
tra la mia pelle e la tua.
Parlavamo in silenzi infiniti,
screziati da notti rubate
alla memoria degli spiriti.
Accendi adesso la settima candela
vicino al mio volto,
dona al mio corpo la tua storia,
dormi con me sulla collina.
Francesco Gambino
si estendeva al di là dei rovi,
sino ai piedi della collina
e ne risaliva le pendici
nutrendosi di mandragore
colte ai piedi degli impiccati.
Le tue mani mi offrivano
il primo bacio sul disco bianco
e per noi erano l'orzo maturo
e il grano bruciato.
Le terre si confondono
tra gli occhi di conoscenze parallele,
ai nostri nomi intrecciavamo
le voci dei veggenti
e il delirio costante del desiderio.
Un sogno di vociante bellezza
a riedificare ponti di realtà
tra la mia pelle e la tua.
Parlavamo in silenzi infiniti,
screziati da notti rubate
alla memoria degli spiriti.
Accendi adesso la settima candela
vicino al mio volto,
dona al mio corpo la tua storia,
dormi con me sulla collina.
Francesco Gambino
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